Minacce agli agenti
"In Ghana vi avrei tagliato la gola" | Minacce alla polizia locale
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Ieri mattina, 28 marzo 2021, intorno alle 11,45 una pattuglia della Polizia locale è intervenuta in via Regina Teodolinda a Como, nell'area di sosta davanti all'entrata del cimitero monumentale, in seguito alla segnalazione di un uomo che chiedeva denaro in modo insistente alle persone che parcheggiavano.
Fallito ogni tentativo di convincerlo a smettere, i due agenti lo hanno invitato a mostrare un documento d’identità. L’uomo, invece di presentare i documenti, li ha insultati e ha minacciato loro e le loro famiglie, aggiungendo che «in Ghana vi avrei tagliato la gola» e che «in Italia la giustizia fa schifo e non potete farmi niente».
Nonostante l’uomo sia stato nuovamente invitato a mantenere la calma, ha proseguito con altre minacce, iniziato a spintonare gli agenti e cercato di colpirli con calci, pugni e testate. Pur con difficoltà e riportando lesioni guaribili in cinque giorni, i due operatori sono riusciti ad arrestarlo.
Con la perquisizione effettuata al Comando è stata trovata una tessera sanitaria che corrisponde a un uomo di 49 anni, A.E., nato ad Accra (Ghana) e residente a Rozzano. Dalle banche dati del Comando di Polizia locale e dal Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Como, dove l’uomo è stato trasferito per i rilievi foto dattiloscopici e per ulteriori accertamenti sulla regolarità della permanenza sul territorio italiano, è stato appurato che a carico dell'indagato risultano procedimenti specifici per rapina, immigrazione clandestina, detenzione e spaccio di stupefacenti, occupazione abusiva di immobili.
Processato stamattina per direttissima, l'arrestato ha patteggiato ed è stato condannato alla reclusione per un anno (la pena è stata sospesa) e al divieto di dimora in Como e provincia, per violazione degli artt. 336 (violenza e minacce a P.U.), 337 (resistenza a P.U.), 582 (lesione personale aggravate), 651 (rifiuto di declinare le proprie generalità), sanzione amministrativa per l'art. 688 c.p. (ubriachezza molesta).
«Esprimo la mia vicinanza e auguro una pronta guarigione ai due agenti - l’assessore alla Polizia locale Elena Negretti - L’episodio testimonia la prontezza e l'efficacia con la quale si interviene a tutela dei nostri cittadini, anche mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica, rendendo esperienza concreta il concetto più alto e autentico di “servizio”, come nella migliore tradizione del corpo di Polizia locale di Como».
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Fonte
Fonte: QuiComo
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